1° classificato
Federico Topa
Villa Torre di Cingoli ore 12 del 11.8.2002
Mi stringono il cuore e mi affliggono
queste bianche strade polverose
ricche di sognanti ciottoli
che attraversano gli ulivi
ed i coppi pensosi di borgo S. Flaviano;
un cane percorre la bianca strada
portandomi un ricordo di fionda
e un canto mattutino di tortore;
ma non mi riconosce.
2° classificato
Enrico Mancini
Male oscuro
Non so se ti ho conosciuto
nella tua più subdola interiorità
so solo di averti incontrato…
Non ti vidi arrivare,
non udii i tuoi passi felpati
non protessi le mie spalle…
Entrasti da amico,
in silenzio…
Mi accorsi di te
solo quando mi avevi già cinto
Intesi presto che
mi rendevi debole,
indifferente.
stanco,
inutile…
e soprattutto incompreso.
La tua morsa annientatrice
mi fece credere “eroica”
la più disperata delle scelte…
Poi il riscatto
il faticoso risalire della china
la forza sempre più forte di scacciarti
la fortuna sempre più conscia di odiarti…
ed il fermo desiderio
di cancellarti per sempre.
3a classificata
Maria Rosa Pedinotti
Piuma
Il vento
ha ripulito l’aria
e le cose
lucidate a specchio
riflettono sull’anima
una gioiosa euforia.
È un trasporto di aquiloni
che il mio cuore desidera.
È un ricordo
di voli incantati.
Seguo
Il turbinio leggero
di una foglia strappata al suo ramo.
Invidiosa
rabbuffo pensieri scintillanti,
e li soffio nel
vortice infinito delle ore
4° classificato
Pietro Manzella
A briglie sciolte
Lascia
che le nostre labbra
sfiorandosi
si dissetino:
ristoro per i giorni
di calura
Lascia
che i nostri occhi
si chiudano
al sapore
di carezze diffuse
come ascoltando
il tocco vibrante
della corda dell’arpa:
ristoro per i giorni
di frastuono
Lascia
che ci portiamo
liberi e
senza mete
fuori da ombre
ossessive
cavalcando il tempo
a briglie sciolte:
ristoro per i giorni
di tempesta.
5° classificato
Eros Nava
La Cascina
Tre fianchi di alte mura
mattoni e tondi sassi
uniti dalle sabbie
di malta crude cellule.
Un altro pieno d’aria
racchiusa da pilastri
e dalle antiche travi
il sole sempre qua.
Un tetto e nude gronde
i coppi come coltri
per logge dentro l’ombra
solai e muti portici.
Robuste e ferree grate
due ampi freschi vani
intonaci di calce
e un rosso suolo là.
La corte con le stalle
il povero fienile
riserva degli umani
per esseri senz’anima.
Il fosso ed il sentiero
un’isola lontana
dall’ultimo paese
da tutte le città.
6° classificato
Bruno Filippi
I pensieri del giusto
I pensieri del giusto si libran
nel cielo quali voli di farfalle;
se calan su gli altri, lo fanno dolcemente:
piume leggere che planano nell’aria;
hanno, quei voli mentali, l’invisibile
forza del vento, che gonfia le vele sui mari.
Chi vuole, può percepirli: sono preziosa
linfa spirituale di valore vitale,
come l’impalpabile spessore della materia:
gli atomi innumeri, del corpo mortale.
Sono pari alla speranza ch’esprime un bambino;
rassicuranti, quanto un cordiale, franco sorriso.
Ammirabili, pure, simili alla profonda
grandezza espressa da un nobile gesto.
Se compresi, ci fanno sentire appagati, quasi
avessimo elargito un dono in modo segreto.
Tanto valgono i pensieri del giusto,
questi metafisici pilastri del mondo;
essi fanno la gioia di Dio,
dei santi del cielo sono vanto ed orgoglio.
7^ classificata
Paola Basso
Jacopo
Un attimo
E della mia vita
Sei stato la sorpresa più bella.
Se nella vita e nella morte
Di casualità si può parlare
Tu sei figlio del caso
Che per primo
Ti ha amato e intensamente voluto.
Sei il nostro sì
Gridato alla vita.
Oltre ogni freddo calcolo
Di inopportuna razionalità.
Sei il nostro appassionato
Canto di vittoria
Su ogni dubbio
E su ogni paura esistenziale.
Sei il nostro amato bambino
Che le nostre vite
Ha saputo, ancora una volta,
rinnovare.
8^ classificata
Rina Ravera
Il gioco della vita
Il gioco della vita
È un gioco molto strano
Credi di essere vincente
E ti lasci prendere la mano.
Studi la mossa giusta
In mezzo a tanti amori
Poi… improvvisamente
Molli l’asso di cuori
La vita corre veloce
Con tutti i suoi colori.
Quasi non fai in tempo
A scartar l’asso di fiori.
Sul tavolo si ammucchiano
Le carte pari pari
Ma tu hai quella giusta
E sganci il tuo denari.
Hai ancora una carta
L’ultima del gran mazzo
Non ti va più di giocare
Ma è un picche… devi lasciare
Il gioco della vita
È un gioco molto strano
Credi di essere vincente
... invece hai perso la mano
9^ classificata
Maria Antonietta Borgatelli
Ritagli di tempo
Vorrei una stagione senza tempo
non solo ritagli di tempo
da dedicare ai miei sogni,
a quelle gioie che sbocciano
nei giardini del mio cuore.
Attimi fuggenti
continuo a rincorrere
in cieli perduti
mentre appassiscono le illusioni,
si spengono le speranze
e rimangono delusi
i miei pensieri.
Lentamente si disperde
il magico canto dell’esistenza
e avanzano
lungo il mio sentiero
preoccupazioni, dolori,
ansie, delusioni…
per seguirmi come la mia ombra.
Planando nei cieli cristallini
della spensieratezza
mi adagio di tanto in tanto
sulle rosee nuvole dei sogni
e m’allontano dalla realtà
per dimenticare
le amarezze della vita.
Ma ho solo ritagli di tempo.
10^ classificata
Luciana Bergamin
Sulla montagna
Salirò per rispondere all’attesa
che chiama l’eco nel silenzio
per confrontarmi con lo specchio più vero
che interrogato riflette la domanda.
Cerco il cammino asceso, interrotto
il mare dell’orizzonte spezzato
l’ostacolo che conduce lo sguardo
in alto a divenire verticale.
Conosco le cadute e la stanchezza
ma potrò vedere la cima
portando la mia croce di pensieri
a contemplare la terra promessa.
Ti chiedo ancora una conferma
della tua forza e della mia
una presenza nella forma e nel vuoto
un essere in comune immortale.
Tua la luce che trasfigura nei colori
dal più cupo al più niveo
e muta in comprensione la conquista
del culmine che non si dà senza fatica.
Salirò perché desidero tornare.